giovedì 14 aprile 2016

Dopo La Repubblica delle farfalle in cui il tema della Shoah viene trattato con intensa e dolente partecipazione, Annalilla di Matteo Corradini è un testo di straordinaria poesia e delicatezza. La vicenda è semplice: per una serie di fortunate (o sfortunate, dipende dal punto di vista) coincidenze Annalilla, undici anni, si trova da sola a casa per una settimana. Deve gestire una nonna ammalata, un'amica molto particolare e un intrico di pensieri, sensazioni ed emozioni che le daranno filo da torcere. In realtà questa è la prima settimana del mondo per lei che sta iniziando a diventare donna, scandita da canzoni che richiamano i versetti biblici della creazione e da un nuovo, totale, immenso rapporto con la nonna che diventa inconsapevole mentore verso una vita nuova e un nuovo modo di percepire le cose. Bisogna dire questo è un libro difficile da leggere perché parla di cose sgradevoli (la malattia, gli aspetti fisici della vecchiaia nonché della giovinezza) , tuttavia tutto entra a far parte di un puzzle che si compone mirabilmente poco per volta e che delinea profondità emozionali quasi insondabili.
A coronamento di tutto è il linguaggio, nuovo eppure quasi elegiaco, filosofico e quotidiano. Le due dimensioni collidono continuamente e creano vertiginosi abissi di profondità che spalancano zone ambigue, complesse, di grande suggestione.
Questo libro, squisitamente femminile, va letto in modo non superficiale e deve essere meditato e affrontato come una prova da superare per imparare a crescere e a comprendere la vita propria e quella altrui.

sabato 7 febbraio 2015

Distopie claustrofobiche: Across the universe

Sempre a proposito di distopie va segnalato il romanzo Across the Universe, di Beth Revis, non recente ma recentemente pubblicato in Italia da Piemme (2012). La qualità caratterizzante di questa ansiogena distopia è la claustrofobia. La vicenda infatti è ambientata in un'astronave gigantesca che sposta una colonia umana da Terra sol a Terra centauri. Quattrocentocinquanta sono gli anni previsti per il viaggio e al momento dell'inizio quattrocento sono già passati. Ne rimangono ancora cinquanta. Ma proprio in quest omomento avviene un evento destinato a scardinare il tranquillo avvicendarsi della vita in quel luogo chiuso: uno degli ibernati (umani cioè in grado di riportare la conoscenza della terra quando la colonia sia arrivata nel luogo di destinazione) viene risvegliato prima del tempo. Si tratta di una ragazza che dopo i primi momenti di smarrimento, con il ricordo del pianeta di origine comincia a disseminare scompiglio nell'ordinata, fin troppo ordinata colonia. I temi da questo punto in poi cominciano a intrecciarsi entro il viluppo di una storia gialla molto avvincente: chi è stato a risvegliare la ragazza? Perché l'ha fatto? A poco a poco si delinea una realtà raccapricciante: sotto il velo della normalità e della serenità abitudinaria della vita sull'astronave si nasconde un segreto terribile.
Il libro è una appassionata riflessione sul senso del potere e sulle condizioni della vita sociale tra divergenza e livellamento: basti ricordare due dei tre principi che  vengono usati per stabilire la linea di comando sulla navicella: per non creare conflitti occorre appianare le differenze e impostare una leadership forte e strutturata. Il terzo principio, il più interessante, bisogna scoprirlo pian piano arrivando al fondo del libro. Ma quando sarà rivelato, sarà troppo tardi: tutto a questo punto viene messo in discussione e il proseguimento stesso della missione sarà in pericolo. Un libro da leggere.

martedì 13 gennaio 2015

Onda d'urto

Tra le tante distopie realistiche, questa di Strasser, L'onda, edita da RCS nel 2009 ma scritta nel 1981, si distingue per realismo, atmosfera inquietante e fuochi d'artificio finali. Basata su una storia vera, il famoso esperimento di Ron Jones, effettuato in una scuola superiore di Palo Alto di cui lo stesso autore riferisce in un articolo apparso su Whole earth catalogue nei primi anni '70, la vicenda è condotta in modo asciutto e racconta di come una classe affiatata e 'normale' viene pian piano manipolata e condotta ad essere un branco violento e repressivo dall'insegnante di storia. Quest'ultimo ha un nobile intento: vuole dimostrare che nelle condizioni adatte chiunque possa trasformarsi in un nazista post-litteram, ma il gioco ben presto gli sfugge di mano e i ragazzi stessi, investiti dall'Onda dell'entusiasmo trascendono e arrivano a colpire duramente tutti coloro che non appartengono al gruppo fino a ricreare le basi di un possibile movimento totalitario.
Interessante in questo libro il modo diverso di approcciare un fenomeno storico come il nazismo e qualsiasi altra forma di governo totalitario: l'indagine sui meccanismi di costruzione del plagio (giovanile) è accurata e chiarissima. L'intera vicenda diventa uno spunto di discussione e di dibattito perché loro malgrado i protagonisti si trovano coinvolti in qualcosa che, superando lo spirito individualistico tipico dei tempi moderni, li gratifica e li fa sentire 'corpo unico', massa compatta e quindi incline a seguire gli ordini di un leader carismatico (il professore in questo caso) che sa suscitare moti emozionali di profonda risonanza puntando sul bisogno di sicurezza e di certezze.
Non così felice è il film tratto dal libro: il finale stravolto e drammatico non rende ragione della fredda pacatezza con cui nel libro l'esperimento viene portato avanti e concluso in modo magistrale dal professor Ben Ross.

sabato 22 novembre 2014

Wonderful face

Molto enfaticamente americano, questo grazioso libro intitolato Wonder, è scritto (sotto pseudonimo) da J.R. Palacio e pubblicato da Giunti. Il romanzo è costruito con la frammentazione dei diversi punti di vista usando una tecnica narrativa già sperimentata con successo da molti autori (es. Buyea con "Il maestro nuovo"). Si può paragonare a una specie di canto corale che sviluppa la narrazione secondo una linea melodica che i vari protagonisti della vicenda si passano di mano per spiegare le proprie motivazioni interiori e per giustificare i propri comportamenti non sempre corretti e volontariamente perseguiti.
La storia riguarda il difficile inserimento di un ragazzo, August, nel difficile universo della scuola media.  Naturalmente le cose non sono così semplici, perché August è un ragazzo particolare: ha una terribile deformità di origine genetica che gli sfigura il volto e lo rende un "mostro" agli occhi dei coetanei.  La rappresentazione di un mondo preadolescente tutto teso a contemplarsi narcisisticamente allo specchio e a scrutare gli altri per scoprire in loro presunti difetti, è vivida e plastica: i ragazzi che circondano August non sono veramente in grado di controllare la loro reazione di rifiuto nei suoi confronti e il protagonista sembra a un certo punto rassegnarsi a essere guardato e messo alla berlina come un essere anormale spaventoso e pericoloso. Ma qualcosa comincia a incrinarsi in questo fronte di rifiuto, quando un ragazzina decide di rompere l'omertà del gruppo dei coetanei e inizia a frequentarlo. A poco a poco il fronte si sgretola e la vicenda corre verso un finale inaspettato e commovente che, forse, è la parte meno convincente del libro anche se sicuramente la più appagante. Chissà se in una situazione reale la forza dell'intelligenza e dell'empatia riesce ad avere la meglio sui pregiudizi di solito così radicati nei confronti di tutti quelli considerati 'anormali' dalla pressione di conformità di un gruppo adolescente?

venerdì 12 settembre 2014

Rupert Willis
Non aver paura
DEA 2014
Un altro libro sui licantropi. O meglio su qualcosa che assomiglia alla licantopia. Il tutto però condito in modo assolutamente originale. I protagonisti sono due: James, un ragazzo di tredici anni e Webster, un ex soldato che porta con un segreto inquietante e misterioso. I due sono in fuga per diversi motivi e trovano una banda di cattivi capeggiati da una vecchia giostraia in odore di stregoneria. Questo è un romanzo di formazione ambientato in una squallida modernità americana fatta di ambienti degradati, comunità degradate, territori desolati. Il racconto è serrato, abbastanza ben scritto, piuttosto angosciante. Non diciamo ovviamente com'è il finale, ma c'è una delicatezza che è bene sottolineare. Benché sia evidentemente un libro sulla licantopia, non se ne parla mai apertamente, viene descritta come una 'maledizione' la cui liberazione richiede una specie di rito crudele. Da leggere nel secondo o terzo anno della scuola media.

domenica 4 maggio 2014

Il teatro dei pensieri

Nuovo libro per ragazzi pubblicato in formato e-pub: Il teatro dei pensieri, dedicato a uno dei misteri più affascinanti del Rinascimento: Il Teatro della memoria di Giulio Camillo. 
L'Arte della Memoria era un'antichissima pratica che serviva a sviluppare meravigliosamente la memoria umana. Ma quando un'Accademia segreta di cultori della mnemotecnica incontra la vita di tre normalissimi ragazzi dei nostri giorni, gli eventi possono prendere una piega sinistra e inquietante. Soprattutto se di mezzo ci si mette uno dei misteri più appassionanti e irrisolti della storia: il Teatro della Memoria di Giulio Camillo. Secondo il suo costruttore, un famoso umanista dell'epoca, era un modello in legno, molto grande, a forma di semicerchio, che aveva il potere di conferire una grande memoria e una grande conoscenza a chiunque si fosse seduto nel suo centro.
Il Doge di Venezia e il Re di Francia fecero a gara per possedere questo teatro. Ma durante i numerosi viaggi di Giulio Camillo tra Parigi e Venezia, questa costruzione misteriosa scomparve. Giulio Camillo morì a Milano nel 1544 sotto la protezione del Marchese del Vasto e della cerchia di nobili a lui fedeli. Il teatro non fu mai più visto ma nei secoli seguenti molti lo cercarono: sembrava impossibile che una tale meraviglia fosse stata distrutta.
Invece ecco riaffiorare dall'oblio alcune tracce che conducono a una Villa cadente nei pressi di Milano: la posta in gioco è alta ma i pericoli da affrontare sono enormi e qualcuno senza scrupoli agisce nell'ombra.
Potete trovare il libro qui e su tutti i principali negozi di e-book.
C'è anche un blog che contiene approfondimenti e retroscena.

giovedì 6 marzo 2014

Ogni giorno è una vita diversa

Straordinario libro è quello di David Levithan, intitolato Ogni giorno edito da Rizzoli. L'idea della storia è geniale: un adolescente, sedicenne, si sveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per lui è sempre stato così e lo considera una cosa normale. Dal suo punto di vista, questo incredibile modo d'essere gli procura un'amplissima esperienza del mondo e delle persone. Pur mantenendo la sua personalità egli sperimenta corpi diversi, modi di vita diversi, vedute esistenziali diverse. Può accedere con discrezione ai ricordi degli individui di cui abita il corpo per un giorno ma non riesce a percepirne le emozioni.  "A" (così egli chiama se stesso) si dà ben presto delle regole. evitare di interferire in modo drammatico con la vita dei ragazze e delle ragazze di cui è "ospite", mantenere un distacco totale, osservare con attenzione e incamerare ogni ricordo bello e brutto che vive nelle diverse situazioni.
Tutto sembra andare per il meglio, ma un giorno, incontrando una ragazza, contravviene alla sua rigida deontologia e avvia una relazione che nei suoi intenti è destinata a perdurare nel tempo. Ben presto però "A" si rende conto delle enormi difficoltà che questo comporta, oltre al fatto che qualcun altro comincia ad accorgersi di quello che succede.
Il romanzo è di quelli che si leggono tutti d'un fiato perchè è scritto benissimo, con un ritmo serrato e pieno di sorprese. Inoltre contiene un'apertura sui diversi modi di affrontare la vita molto difficile da rendere con una narrazione più comune.
Le considerazioni, ad esempio, sulla diversità, sul sentirsi diversi dei numerosi ragazzi e ragazze che visita, lo portano a elaborare un'idea del mondo estremamente equilibrata, smagata e rispettosa al tempo stesso. Tale atteggiamento è molto utile per l'età adolescenziale, quando il desiderio di piacere agli altri, al gruppo, portano moltissimi adolescenti ad avere un'egocentrismo quasi maniacale che sfocia spesso in una insensibile incapacità di comprendere gli altri, soprattutto quando si discostano dalle leggi del gruppo.
Un libro insomma che TUTTI i ragazzi prima o poi (meglio prima) dovrebbero assolutamente leggere.